Scopri quali sono i tipi di contratti di affitto tra i quali scegliere per dare in locazione un immobile e quale può essere più conveniente per le tue esigenze.
Quando si decide di mettere in affitto una casa o un appartamento, una delle prime scelte da compiere riguarda le tipologie di contratto di locazione. A seconda delle esigenze di proprietario e inquilino, si può infatti optare per diversi tipi di contratti di affitto, ognuno con determinati vincoli e condizioni.
In questo articolo puoi farti un'idea dei differenti tipi di affitto e capire quale sia il più vantaggioso per te in base a durata, rinnovi, agevolazioni fiscali e tassazione.
Il contratto di locazione a uso abitativo rappresenta una tutela a livello legale sia per chi ha un immobile da affittare, sia per chi è in cerca di una casa in affitto.
Conoscere le varie tipologie di contratto di locazione è fondamentale se vuoi fare la scelta più vantaggiosa e trovare l'inquilino più indicato per le tue necessità.
Al di là delle soluzioni di affitto breve o di locazione turistica, i principali tipi di contratti di affitto consentiti dalla legge italiana sono:
Vediamo le caratteristiche e i vantaggi di ognuno.
Il contratto di locazione a canone libero è uno dei più utilizzati ed è conosciuto anche come contratto ordinario o 4+4.
È contraddistinto da:
Scegli questo contratto se hai una seconda proprietà ereditata o se hai deciso di comprare una casa per affittarla e hai intenzione di utilizzare l'immobile come forma di investimento. Accertati quindi di non averne necessità a breve, ad esempio per venderlo o renderlo la prima abitazione tua o di un tuo famigliare.
La lunga durata ti permette di avere un'entrata sicura per diversi anni, affidando l'appartamento a inquilini stabili, che probabilmente avranno maggiore interesse a trattarlo con cura e apportare migliorie.
Nel caso del contratto di affitto concordato, non puoi scegliere liberamente l'importo del canone, in quanto questo dipende da accordi territoriali stipulati tra le associazioni di categoria dei proprietari e dei sindacati degli inquilini. Il canone potrà quindi essere concordato all'interno di fasce di prezzo, in base a diversi fattori, tra cui la tipologia e la posizione dell'immobile, la metratura, lo stato manutentivo, la presenza di posto auto e ascensore.
La formula più diffusa di affitto a canone concordato è il cosiddetto 3+2, o contratto agevolato.
È caratterizzato da:
Questo contratto di locazione si addice a proprietari e inquilini che cercano una soluzione di affitto stabile, ma con un vincolo di durata più breve rispetto al contratto di locazione a canone libero.
A fronte di un canone generalmente inferiore agli standard del libero mercato, il contratto di affitto concordato è tra i più vantaggiosi in termini di minori imposte e agevolazioni fiscali. Tra i principali benefici puoi trovare:
Per avere diritto alle agevolazioni, ricorda che il contratto deve essere stipulato rispettando il modello corrispondente all'Allegato A del D.M. 16 gennaio 2017, messo a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il contratto transitorio, come dice il nome, identifica quegli affitti che hanno un carattere temporaneo, dovuto a particolari esigenze del proprietario o dell'inquilino.
È contraddistinto da:
Se il contratto transitorio ricade nel canone concordato, potrai usufruire delle relative agevolazioni fiscali, a patto di compilare correttamente il modulo allegato al D.M. 16 gennaio 2017.
Questo tipo di contratto è perfetto se pensi di aver bisogno a breve dell'immobile o se vuoi affittare la prima casa mentre stai effettuando un'esperienza annuale all'estero. Si presta inoltre a incontrare le richieste di inquilini che hanno bisogno di un'abitazione temporanea per diversi motivi, ad esempio:
Scegliendo il canone concordato puoi usufruire di tutti i relativi vantaggi fiscali e della cedolare secca al 10%. La breve durata del contratto ti permette inoltre di avere l'immobile nuovamente a disposizione dopo pochi mesi, per qualunque evenienza.
Il contratto per studenti universitari fuori sede è una particolare forma di contratto transitorio che può essere stipulata in presenza di due requisiti: la residenza dello studente deve essere in un comune diverso da dove si trova la proprietà da affittare e l'immobile deve essere situato nello stesso comune dell’università, di un corso universitario distaccato, o in un comune limitrofo.
È contraddistinto da:
Il contratto per studenti fuori sede è molto vantaggioso se sei in possesso di un immobile in una città universitaria e preferisci avere vincoli di durata piuttosto brevi.
Oltre ai vantaggi relativi alle tasse sull'affitto e le agevolazioni tipiche del canone concordato, il maggiore beneficio è dato dalla possibilità di affittare l'immobile a più inquilini nello stesso momento, ottenendo un canone complessivo più alto.
Come abbiamo visto, esistono tipi di contratti di affitto più o meno convenienti a seconda della tipologia di inquilino che stai cercando e dei vincoli di durata.
A livello fiscale, il contratto a canone concordato 3+2, con le relative agevolazioni sulle imposte e cedolare secca al 10%, è sicuramente vantaggioso, sia per il proprietario che per l'inquilino.
La cedolare secca ha però anche alcuni svantaggi:
A prescindere dalla tipologia di contratto di locazione che sceglierai, ci sono informazioni che non possono mancare in qualunque accordo tra proprietario e inquilino:
Ricorda che qualunque contratto di affitto di durata superiore ai 30 giorni ha l'obbligo di registrazione all'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla stipula, altrimenti il documento sarà considerato nullo.
Questo è un articolo a titolo puramente informativo. HousingAnywhere declina ogni responsabilità riguardante informazioni che potrebbero risultare inesatte o non aggiornate. Si consiglia di verificare le informazioni qui contenute presso gli enti preposti.
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