Milano, 13 dicembre 2022 - HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande in Europa, ha stilato il suo primo libro bianco sulla regolamentazione degli affitti in Europa, la Public Policy Digest. Il leader europeo di soluzioni abitative, presente in più di 40 città europee in 13 Paesi, analizza gli ultimi sviluppi del mercato immobiliare per meglio comprendere il ruolo e la relazione di aziende, enti e istituzioni nella crisi degli alloggi contemporanea. Tre i cardini di eccellenza evidenziati da HousingAnywhere per rendere l’ecosistema nuovamente sostenibile: disponibilità, convenienza e accessibilità degli alloggi.
La causa fondamentale delle crisi del mercato immobiliare in Europa è la carenza strutturale di offerta di alloggi disponibili per studenti e lavoratori. Con la fine delle restrizioni alla mobilità, il flusso degli spostamenti per motivi di studio e lavoro in Europa ha subito una rapida impennata nel 2022, soprattutto in Paesi come Italia, Olanda, Spagna e Portogallo. In questo frangente, le istituzioni possono cercare di trovare un equilibrio soffermarsi ad ascoltare i nuovi bisogni della società e del mercato, come la tendenza alla mobilità ed alla flessibilità. Incoraggiare, per esempio, nuovi concetti abitativi come il co-living o destinare alcuni spazi esistenti a nuovi scopi residenziali, come successo in Olanda, può costituire una risposta tempestiva e intelligente ai problemi abitativi contemporanei.
Molte città universitarie europee sono in difficoltà: lo scenario abitativo non mantiene il passo con costi di affitto che aumentano tanto rapidamente quanto l’inflazione. Secondo l'ultimo International Rent Index di HousingAnywhere, relativo al terzo trimestre del 2022, il prezzo medio degli affitti nelle principali città europee è aumentato del 16,5% rispetto allo scorso anno. Questa situazione grava sulla possibilità delle città di ospitare in modo sostenibile i talenti globali, sia locali che internazionali. I governi europei sono consapevoli che gli studenti e i giovani professionisti preferiscono l’affitto alla proprietà grazie alla flessibilità e dilazione dei costi che questa opzione offre e stanno perciò introducendo tetti alla crescita dei costi di affitto o introducendo sussidi per contrastare l’innalzamento dei costi di vita. L’unica soluzione definitiva, tuttavia, è intervenire sulla disponibilità di alloggi, per renderli in via definitiva più accessibili a tutti.
Sempre più persone scelgono di vivere al di fuori del classico centro città, per poter godere di una qualità di vita superiore a prezzi più convenienti. Questo comporta una sfida per le metropoli europee, che devono adattare i propri progetti urbanistici alla valorizzazione e la trasformazione di alcune aree cittadine alla luce dei nuovi stili di vita, come successo anche a Milano con il distretto NoLo o con il progetto garagErasmus a Ponte Lambro. In questo scenario, la tecnologia e i dati offrono un valido supporto per individuare se l’infrastruttura fisica delle città risulti più o meno accessibile e guidare le persone a scelte più consapevoli sul piano abitativo. In modo collegato, migliorare la rete di trasporti in un’area metropolitana può essere un passo verso il miglioramento dell’accessibilità, mentre l’obiettivo ultimo è coinvolgere tutti gli stakeholder del mercato immobiliare, privati ed enti pubblici, per elaborare soluzioni collettive e rispondere così a desideri sociali in continua evoluzione.
"Dobbiamo essere ambiziosi e tempestivi per farci carico delle sfide del presente,” afferma Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere. “La nostra prima Public Policy Digest evidenzia la necessità di prendere in considerazione i tre cardini di disponibilità, della convenienza e dell'accessibilità, per rendere il mercato immobiliare più forte in modo sostenibile. Mette in luce la necessità di agire subito insieme, perché si tratta di un ambito complesso e stratificato, che richiede una risposta congiunta e univoca da parte dell'ecosistema. Se volessimo integrare un ultimo cardine, infatti, sarebbe sicuramente la responsabilità condivisa (Accountability) tra tutti gli stakeholder di questo mercato in costante evoluzione.”
Per maggiori informazioni, visita LINK AL REPORT.
HousingAnywhere è la piattaforma di affitto di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande al mondo. Dopo aver acquisito una quota di maggioranza di Studapart, l'azienda integrata conta ora più di 20 milioni di visitatori unici all'anno, più di 160.000 proprietà in affitto e più di 96.000 talenti che cercano casa in affitto in Europa, sulla base della performance degli ultimi 12 mesi. I giovani professionisti e gli studenti che cercano di affittare una casa vengono messi in contatto con i proprietari di alloggi, da quelli privati a quelli su larga scala. Attraverso la sua piattaforma avanzata, gli inquilini prenotano per soggiorni più lunghi e in genere affittano alloggi per 3-12 mesi. Attualmente, la startup tech con sede a Rotterdam impiega 260 persone.
Nomzamo Moalusi, Brand and Communications Manager, HousingAnywhere - press@housinganywhere.com
Per vedere altri report, vai alla pagina principale dei comunicati stampa